www.psibz.orgAktuellesPresseberichte"Buoni propositi fra liste e frustrazione"

"Buoni propositi fra liste e frustrazione"

La storia la conoscete bene: all'inizio dell'anno si stila una lista dei buoni propositi, di tutte le cose che si vorrebbero fare.
Cosa succede dopo due mesi? La lista è solo fonte di frustrazione e con l'arrivo della primavera ce ne si è dimenticati.
Ma cos'è la frustrazione? Essa può essere definita come lo stato in cui si trova una persona quando la soddisfazione di un suo bisogno viene impedita. E' un aspetto inevitabile dell'esistenza e il viverla è importante per una relazione corretta con la realtà e per la costruzione di una personalità equilibrata.
Possiamo distinguere le reazioni alla frustrazione a seconda che siano adeguate o inadeguate al raggiungimento del fine.
Esempi di reazione adeguata possono essere l'intensificazione dello sforzo, che consiste nell'aumentare l'impegno per raggiungere il fine con gli stessi strumenti usati fino ad ora. La riorganizzazione dei dati, che richiede un'organizzazione nuova, in cui è necessario saper impiegare i mezzi in modo diverso, oppure saperne sfruttare di nuovi. Infine, la sostituzione del fine, che prevede la sua modificazione o sostituzione con uno simile. Una sorgente inesauribile di sostituzione compensatoria è rappresentata dalla fantasia. Ciò che è proibito, limitato e di difficile accesso, può essere posseduto nel sogno. Alla frustrazione si può reagire anche con l'aggressività, reazione inadeguata perché non risolve alcun problema, ma porta solo alla distruzione o all'allontanamento della persona o dell'oggetto avvertito come causa della frustrazione.
Consigli utili per perseguire i buoni propositi potrebbero essere: creare una lista composta di cose fattibili, in quanto è inutile sperare in qualcosa che non si riuscirà ad ottenere. Meglio concentrarsi su piccoli cambiamenti e/o risultati che possono portarne di grandi. Privilegiare preferibilmente pochi propositi per avere il giusto tempo da dedicarci e infine, scegliere qualcosa che si possa iniziare subito, perché "chi ben comincia è a metà dell'opera!"

 

Articolo scritto dalla Dott.ssa Alessia Corazza
per il progetto "Psicologi e Mass Media"
pubblicato sul quotidiano Alto Adige il 29.04.2017

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