Il nostro consumo quotidiano non si riferisce soltanto ai beni materiali ma anche ai servizi, al nostro tempo libero, alla cultura e tutto ciò che fa parte dell'evasione. Attraverso le varie pubblicità vengono formati i nostri modelli culturali da seguire, i nostri gusti, bisogni e addirittura la stessa percezione di noi stessi.
Prodotti e consumi materiali diventano sempre più l'espressione della nostra identità, la pubblicità crea il desiderio che coinvolge piccoli e grandi. Il legame tra la cultura del consumismo e se stessi cresce sempre più, il marketing si serve sempre di più di supporti di psicologia per convincerci di avere bisogno di cose che realmente sono superflue. Questo avere bisogno di cose che non ci servono possono portarci all'impoverimento, economico ma soprattutto spirituale.
L'industria crea sempre più in fretta trend che devono essere sostituiti con quelli precedenti, già dal inizio un oggetto comperato è da buttare via. Il concetto " mode del momento" parla da sè.
Se il bisogno vuole dire avere una necessità, il desiderio è sempre connesso ad un oggetto e si si sviluppa quando manca quel oggetto. La persona sente il bisogno di essere considerata come unica, ma nel contempo c'è anche il desiderio di fare parte di un certo gruppo.
Il consumo della nostra società moderna non accontenta più i nostri bisogni di necessità primarie ma è legato al nostro status sociale e al bisogno di preservare la nostra stessa immagine.
Possiamo dire che il consumismo si basa non più sulle nostre necessità ma su dei capricci.
Attraverso il consumare e buttare via noi costruiamo la nostra identità ma anche le nostre relazioni. Facciamo vedere chi siamo o come vorremmo essere percepiti dagli altri.
Siamo sempre impegnati in ogni momento a soddisfare bisogni naturali oppure indotti dalla pubblicità e facciamo difficoltà a capire quali sono i nostri bisogni reali e questo ha una ripercussione negativa sulla nostra vita spirituale. L'essere umano ha bisogno di dare un senso alla sua vita, di avere dei valori e ha bisogno di potere condividere con altri. Per fortuna noi abbiamo la possibilità di poter scegliere se si vuole essere il protagonista della propria vita oppure se delegare la propria vita ad altri.
L'incremento sociale ha bisogno però di un continuo sviluppo sociale e umano, come umano intendo l'arricchimento e lo sviluppo interiore, mettendo al primo posto la riflessione su sè stessi e le relazioni con gli altri, trovando cosi un nostro personale stile di vita invece della continua voglia di consumare e di possedere delle cose.
Articolo scritto dalla Dottoressa Sonja Prinoth
per il "Progetto Mass Media"
pubblicato il 18.11.2017
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