A caval donato non si guarda in bocca, si dice. O forse anche sì si guarda?
Come afferma un modo di dire: tutto deve essere guadagnato, non mi è stato regalato niente, siamo cresciuti e siamo stati educati con queste frasi e forse le abbiamo trasmesse anche ai nostri figli, pensando cosi di incentivare noi stessi e di conseguenza anche loro a più rendimenti ed a essere più ambiziosi. Quando non siamo abbastanza soddisfatti oppure non siamo contenti dei traguardi raggiunti significa che non siamo contenti di noi stessi, che non ci diamo abbastanza valore perché siamo noi i critici più severi nei nostri stessi confronti, allora a volte ricordiamoci di quanto a nostra insaputa oppure anche apertamente ci hanno sostenuto nel percorso della nostra vita le persone che ci sono state vicine.
Se ci fermiamo un attimo e proviamo a vedere la nostra vita e tante situazioni da un'ottica diversa possiamo anche accorgerci che non tutto è stato frutto delle nostre ambizioni e delle nostre fatiche ma abbiamo ricevuto anche molti regali durante la nostra vita. Iniziamo con i nostri genitori; quanti regali ci hanno fatto, e i nostri maestri e professori, i nostri datori di lavoro, i nostri colleghi; quante volte hanno chiuso un occhio e noi forse neanche lo sappiamo? Chi ci ha dato una mano nel lavoro, quanti favori ci sono stati fatti? Quanti amici ci sono stati per noi in momenti difficili? Se proviamo a rispondere sinceramente ci accorgiamo che da sempre ci sono stati fatti dei regali, lo abbiamo dimenticato oppure non ce ne siamo accorti e continuerà ad essere così nel percorso della nostra vita.
Noi stessi offriamo ogni giorno dei regali-sentimenti agli altri, regaliamo le nostre parole, il nostro aiuto e il nostro appoggio alla nostra famiglia, agli amici, ai colleghi e a qualsiasi persona che incontriamo. Donare si impara fin da bambini. I bambini si sentono soltanto valorizzati se i genitori accettano i regali dei figli che possono essere un disegno una poesia, il loro affetto nel raccontarci una storia. Solo cosi i bambini ed i ragazzi svilupperanno un sentimento di essere utili e che possono fare sentire bene gli altri. Dare agli altri, regalare, a volte anche senza uscire allo scoperto, è un valore importantissimo per noi e di conseguenza da trasmettere ai nostri ragazzi, ci porta ad avere una buona considerazione di noi stessi e questo può essere un rafforzo del sistema immunitario della nostra anima che ci aiuta ad affrontare le sfide della vita ed aumenta le nostre capacità.
Articolo scritto dalla Dottoressa Sonja Prinoth
per il progetto "Psicologi e Mass Media"
pubblicato sul quotidiano Alto Adige il 15.07.2017
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