www.psibz.orgAggiornamentiRassegna StampaSi è bravi usando le emozioni e i sentimenti

Si è bravi usando le emozioni e i sentimenti

A volte ci dimentichiamo quanto è cambiato il mondo negli ultimi decenni perché viviamo nel nostro frenetico quotidiano presente. Il mondo è cambiato con la globalizzazione e l’internet, sta cambiando ancora come le nostre società e la nostra economia. Si perdono dei mestieri e dei lavori che ormai sono presi in carico dai web.

Ci è facile non pensare a come cambierà il mondo nei prossimi anni, perché questo è imprevedibile e per questo ci può fare paura. Se però siamo sinceri i prossimi anni ci interessano perché ci domandiamo che scelte dovremmo fare, che decisioni dovremmo prendere. Che scelte di studio o lavoro o paese faranno i nostri figli. I giovani di oggi che entrano nel mondo lavorativo di domani avranno bisogno di una conoscenza degli meccanismi del mondo per poter trovare il loro posto, il mercato del lavoro di domani sarà sempre più caratterizzato dalla competizione tra chi cerca lavoro ma ci sarà anche la competizione con le macchine sempre più sofisticate. Oggi il mondo sta entrando in un nuovo periodo di rinnovo, l’era della globalizzazione ha scatenato grandi cambiamenti tecnologici, economici e sociali.  Più si sviluppa la tecnologia e più persone dovranno concentrarsi su competenze per le quali l’essere umano ancora è insostituibile. Parlo dei lavori che i computer non sanno fare: la creatività, la compassione e l’umanismo e l’empatia. I mestieri e le professioni che resisteranno a questo grande cambiamento nel futuro saranno le professioni altamente qualificate nel creativo e nel contatto umano (anche solo pensando al continuo allungamento della vita). Chi vuole avere una possibilità di trovare lavoro nel futuro dovrà avere la capacità di mettere insieme le competenze creative e umane e l’intelligenza sociale con quelle tecnologiche. I settori nei quali sono richieste queste abilità sono quelli della sanità, l’istruzione, l’arte, e le professioni scientifiche che richiedono un alto livello di intelligenza creativa, queste professioni terranno anche nel futuro e saranno meno colpite dall’innovazione tecnologica.

Se i nostri ragazzi oggi possono viaggiare, studiare all’estero con curiosità ascoltando le opinioni di altre persone senza preconcetti e pregiudizi ma sapendo che cosi possono ottenere differenti prospettive e di conseguenza nuove idee, allenarsi in relazioni sociali anche se il mondo del lavoro è in continua evoluzione e anche se avanzano le nuove tecnologie la qualità delle relazioni rimarrà e sarà sempre importante e al primo posto per il futuro lavorativo. Aiutiamo i giovani a sentirsi non solo delle occasionali comparse nel mondo lavorativo ma aiutiamoli a sentirsi dei veri protagonisti nel mondo lavorativo incentivandoli ad aprirsi da subito alle richieste emotive e alle capacità sociali delle relazioni lavorative e alla apertura ad altre culture. La fiducia in sè stessi e nelle proprie capacità dipende anche da noi, del tempo che noi genitori ci prendiamo per ascoltare e parlare ai nostri ragazzi, di come raccontiamo la nostra storia ai nostri ragazzi, la storia dei nostri sforzi, gli sforzi dei nonni. Se tutti raccontiamo la nostra gioventù, dei nostri sogni e degli sforzi fatti per raggiungerli, delle nostre emozioni in tutto questo, loro troveranno il coraggio e avranno una strada e una meta da raggiungere. Se oggi noi e i nostri ragazzi abbiamo paura di avere difficoltà nel trovare lavoro e anche poi nel poterlo tenere non dimentichiamoci che prima di tutto bisogna essere “bravi” nel proprio lavoro e nella propria professione, e per essere bravi, come già da sempre, bisogna metterci le emozioni e i sentimenti insieme a tutte le altre abilità professionali e competenze tecniche.

 

Articolo scritto dalla Dottoressa Sonja Prinoth
per il progetto "Psicologi e Mass Media"
pubblicato sul quotidiano Alto Adige il 08.07.2017

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